meoni soffia le 600 candeline in serie a


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meoni soffia le 600 candeline in serie a: Quest’anno il palleggiatore gialloblù Marco Meoni troverà un regalo molto importante e voluminoso sotto l’albero. Per l’atleta padovano infatti la partita di sabato 22 dicembre contro Modena, alle ore 20.30 al PalaOlimpia, sarà la numero 600 in Serie A, se si mettono insieme Regular Season, Play off e Coppa Italia.  





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20.12.2012 - Meoni soffia le 600 candeline in Serie A

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Quest’anno il palleggiatore gialloblù Marco Meoni troverà un regalo molto importante e voluminoso sotto l’albero. Per l’atleta padovano infatti la partita di sabato 22 dicembre contro Modena, alle ore 20.30 al PalaOlimpia, sarà la numero 600 in Serie A, se si mettono insieme Regular Season, Play off e Coppa Italia. Nella sua lunga carriera di pallavolista il Meo, classe 1973, ha vinto quasi tutto: cinque World League (’94, ’95, ’97, ’99 e ’00), tre Campionati europei (’95, ’99, ’03), due Coppe Italia (’01, ’03) e due Coppe CEV (’94, ’01), un Campionato del mondo (‘98) e un Campionato italiano (‘09), una Supercoppa italiana (’09) e una Champions League (’02). A queste si aggiungono le 265 presenze con la maglia azzurra. In Italia i giocatori che hanno avuto la soddisfazione di raggiungere questo traguardo si contano sulle dita di una mano. Il capitano della Marmi Lanza è uno di questi e l’orgoglio gialloblù non potrebbe essere più forte. “Ogni situazione che ho vissuto nella mia carriera è stata caratterizzata da emozioni e soddisfazioni grandissime. Non avrebbe senso dire qual è stata la più importante perché in tanti anni ho avuto la possibilità di vivere sulla mia pelle tutte esperienze che mi hanno fatto crescere - ha raccontato Meoni, il quale conserva il ricordo vivo sia delle vittorie che delle sconfitte - Ho ricordi bellissimi sia dei titoli vinti che di quelli persi; a rimanere impresso nella memoria è il percorso fatto per raggiungere quella determinata gara, il risultato positivo è un elemento in più che mi fa ricordare soprattutto i dopopartita. E’ il percorso, il viaggio, quello che mi è rimasto dentro”. Ma la prima gara nella massima Serie non l’ha di certo scordata: “Mi ricordo ogni attimo della partita e tutto quello che ho provato. Per un atleta arrivare a giocare in Serie A fa parte di un percorso naturale, piano piano dalle giovanili e sempre più in alto. Ma l’esordio è sempre l’esordio e rimane impresso nella memoria per sempre. In quell’occasione giocavo una partita dell’Italian Open , un torneo di fine stagione in cui gli atleti giovani avevano la possibilità di conoscersi”. Il capitano gialloblù hai poi fatto un augurio personale alla sua squadra: “Alla Marmi Lanza auguro di scrollarsi di dosso la sfortuna del girone di andata, sperando in meno infortuni e più continuità di gioco. Verona è una bella piazza per gli atleti meritevoli e il pubblico scaligero si merita una squadra di Serie A in grado di guadagnarsi uno spazio e una posizione importante”. 





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